Se non restiamo a casa, saremo ancora meno liberi

dream.make.live

Se-non-restiamo-a-casa-meno-liberi-coronavirus

Se non restiamo a casa, saremo ancora meno liberi

Chi non rispetta le regole allontana il miglioramento della situazione e la libertà di tutti noi: ma le regole devono essere precise.

In una situazione di piena emergenza come quella che viviamo oggi la regola principe è una sola, la solita: dobbiamo restare a casa.

È questo il senso della direttiva data dal decreto dell’11 marzo, ma non sembra che sia abbastanza. Le persone, tante, continuano a uscire senza validi motivi.

A proposito dell’invito a restare a casa e delle regole da seguire, purtroppo sembra mancare una specifica descrizione dei dettagli relativa le diverse situazioni: dalla spesa (sapete che si può ricevere un’ammenda per spesa esigua?) alla distanza che percorriamo per portare giù il nostro cane, sino all’attività sportiva (sempre più in chiaroscuro).

Ammende-Mentana-Italia-Coronavirus

Le indicazioni date dalle singole regioni e Comuni contribuiscono ancora a ingarbugliare la cosa.

Mancano le istruzioni per le indicazioni, insomma.

Ci sono molti spazi grigi, lasciati probabilmente (vogliamo pensare bene) per evitare di essere troppo duri sin dall’inizio, basandosi sulla buona fede e sulla capacità di comprensione degli italiani.

Ora stiamo capendo che non c’è spazio per gli spazi grigi. Accanto all’Italia più bella, che in questi giorni riesce a dare una prova di forza notevole, restando a casa e facendo la propria parte, esiste e resiste ancora l’Italia peggiore, quella di chi fa il furbo, di chi non ha capito la gravità della situazione e la necessità di rispettare le regole, in particolare in un frangente così eccezionale.

Le persone che continuano a trasgredire sono, purtroppo, tante. Lo dicono le 8000 ammende in pochi giorni, molte più delle persone che stanno guarendo dal virus.

Questa mancanza di rispetto delle regole è in realtà una mancanza di rispetto per tutti noi, per tutti quelli che invece, a volte anche nel dubbio, rispettano l’indicazione principale: restare a casa.

Ed è proprio chi non rispetta le indicazioni che porterà a diminuire ulteriormente la qualità della nostra vita e la nostra libertà, portando ad esempio alla necessità di schierare l’esercito nelle strade.

A proposito, essere stringenti e rispettare le regole paga. La Cina in questo caso è un esempio da seguire. In due mesi, con delle misure mirate, rigide e precise, si è riusciti ad arrivare a non avere nuovi casi in un paese con miliardi di abitanti (stando almeno a fondi ufficiali). Cina No Nuovi Casi Coronavirus

Da qui possiamo arrivare a una triplice conclusione.

La prima: dobbiamo necessariamente fare tesoro dell’esperienza di chi ha vissuto questa situazione prima di noi. La Cina, appunto. Se è necessario il lockdown completo, che si realizzi almeno per un po’. Dovremo farcene una ragione e resistere.

La seconda è che dobbiamo rispettare le regole e capire la gravità della situazione. Questo vuol dire non fare i furbi e non approfittare degli spazi grigi, anche se l’aria domestica si fa pesante. La situazione là fuori, se alcuni continuano a fare quel che vogliono, può diventarlo ancora di più.

La terza è che le regole vanno rispettate, ma vanno anche ben scritte. Siamo in piena emergenza, in un frangente mai vissuto prima, né da noi né dalla nostra classe politica. Va compresa l’eccezionalità della situazione, ma da parte del legislatore a è necessario essere chiari e precisi.

Altrimenti ci capiremo ancora meno. E sarà più semplice approfittarne.

Teniamo duro. Guardiamo avanti, restiamo vivi. Ma rispettiamo le indicazioni e #restioamoacasa il più possibile.

Please follow and like us:

 

Nessun commento

Aggiungi il tuo commento